Ricerca Reti Neurali (Intelligenza Artificiale)

Le reti neurali, rispetto ai sistemi dell’intelligenza artificiale, sono modelli computazionali in grado di riprodurre il modo in cui è fatto e funziona il cervello come sistema fisico, anche se, essendo modelli, semplificano rispetto al cervello reale. Il fatto che si tratti di modelli computazionali, cioè modelli che ‘girano’ in un computer, non deve ingannare facendo pensare che, come nell’intelligenza artificiale, le reti neurali concepiscano la mente come un computer. Le reti neurali sono modelli della mente simulati al computer ma non si basano sul presupposto che la mente sia come un computer e che quindi per capire la mente sia possibile ignorare il cervello. Questo determina rilevanti conseguenze per il futuro sviluppo della scienza della mente. Le reti neurali sono importanti come strumenti di studio del comportamento e della vita mentale perché eliminano alla radice ogni separazione tra la psicologia e le neuroscienze. Essendo modelli teorici del comportamento, come tutti i modelli teorici della scienza debbono generare specifiche predizioni da confrontare con i dati e le osservazioni empiriche. Le predizioni generate dalle reti neurali non riguardano tuttavia soltanto il comportamento, cioè i dati empirici degli psicologi, ma anche i dati riguardanti la struttura e il funzionamento del cervello su cui sono competenti i neuroscienziati. Una rete neurale deve mirare a riprodurre non solo i comportamenti, le abilità e gli altri aspetti e fenomeni della vita mentale, ma anche i dati in nostro possesso sull’architettura del sistema nervoso e sul suo modo di funzionare, i dati delle neuroimmagini e quelli sulla crescita del sistema nervoso nel corso dello sviluppo, i dati sul suo funzionamento normale e quelli sul suo funzionamento patologico a seguito di danni di vario tipo. Questo non solo rende più forte la scienza della mente in quanto amplia notevolmente la base di dati empirici con i quali questa scienza può mettere alla prova le sue teorie, ma salda una volta per tutte la psicologia con le neuroscienze. Inoltre, le reti neurali hanno conseguenze anche per le neuroscienze. Queste ultime sono scienze eminentemente empiriche, non teoriche, che accumulano una ricca e articolata base di dati e di conoscenze, specie oggi con il grande sviluppo delle tecnologie di osservazione e di misurazione dell’attività cerebrale e con l’estendersi della conoscenza del sistema nervoso a livello cellulare, molecolare e genetico. Incontrano però grandi difficoltà nel mettere ordine in questi dati mediante modelli in grado di collegare i meccanismi e i processi più generali che spiegano i comportamenti prodotti dal cervello. Le reti neurali sono dunque strumenti teorici per la psicologia ma anche per le neuroscienze, e questo sarà sempre più vero quanto più esse cesseranno di essere modelli troppo semplificati del cervello e quanto più i modelli simulativi diventeranno uno strumento di lavoro per tutta la biologia.